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Lancia Appia

Lancia Appia

Una bellissima Lancia, tra le più equilibrate e fruibili, esemplare molto bello ed elegante pronto per qualsiasi raduno o manifestazione, con quella guida a sinistra che la rende ancora più speciale.

Lei, Lancia Appia prima serie del 1955, nasce per prendere il posto della già bella e ricca di contenuti Ardea, la berlina media per famiglia, ma sembra un’Aurelia, così ricca, immaginate all’epoca quanti si innamorarono di quel valore e di quella qualità, un vero e proprio colpo di fulmine.

 

A beautiful Lancia, one of the most balanced and usable, a very beautiful and elegant specimen ready for any rally or event, with that left-hand drive that makes it even more special.

The Lancia Appia, one of the first series built in 1955, was created to take the place of the already beautiful and rich in content Ardea, the medium family sedan, but it looks like an Aurelia, so rich, imagine at the time how many fell in love with that value and quality, a real love at first sight. 

Anno - Year: 1955
Km : 39838
Motore - Engine: 1090 cc
Cv - Hp: 38
Velocità massima - Top speed: 120
  • Il modello

    “Non so se è capitato anche a voi di sentire che le automobili storiche, soprattutto quelle ante anni sessanta, non hanno più futuro, pensiero che sento anche da alcuni operatori del settore, che anziché esaltare e difendere il patrimonio che rappresentano vendono ciò che il mercato chiede, giustamente. Le motivazioni sono tante e tutte condivisibili, non si possono più usare, non vi sono più uomini che sanno metterci mano, le nuove generazioni non ne comprendono il valore e gradiscono guidare altro, la lista può continuare quasi all’infinito. Io mi fermo e dico: ma l’arte, la cultura, la storia, le emozioni, i ricordi, le vite e tutto ciò che ci rende umani, davvero a tutto questo vogliamo dare una scadenza, davvero vogliamo vedere le vetture storiche come rottami vecchi senza più alcuna utilità. Non io ragazzi. Guardatela. Si fa vedere la prima volta al Salone di Torino esattamente settant’anni fa nel 1953, guardatela bene, davvero vi sembra un’automobile senza futuro? Davvero il suo valore oggi, che è pari a quello di una semplice utilitaria, non merita di essere preservato? Davvero non riusciamo a comprendere che questa è arte, cultura, storia, bellezza, saggezza di forme e di meccanica, un oggetto che ci fa riflettere, che ci fa fermare a pensare, davvero vogliamo cancellare una storia grazie alla quale oggi, ancora oggi, molti, ignari di ciò che è stata, traggono più o meno vantaggio per tutto il valore che ha dato a noi, al nostro paese, alla nostra identità, al nostro modo unico di vivere e cogliere la bellezza sempre e comunque. Chissà se mi sono spiegato. Per concludere, questa è un’automobile disponibile per coloro che ne comprendono il valore, ben superiore a quello commerciale, non ha bisogno di un semplice garage, necessità di una famiglia, che la accolga, la protegga e se ne innamori.” 

     

     

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    ​Massimo Cervelli

  • The model

    "I don't know if it has happened to you too to hear that historic cars, especially those before the sixties, no longer have a future, a thought that I also hear from some operators in the sector, who instead of exalting and defending the heritage they represent, sell what the market demands, rightly.

    The reasons are many and all understandable, they can no longer be used, there are no more men who know how to put their hand to them, the new generations do not understand their value and like to lead something else, the list can go on forever.

    I stop and say: but art, culture, history, emotions, memories, lives and everything that makes us human, we really want to give all this a deadline, we really want to see historic cars as old scrap without any use. Not me guys.

    Look at it. It was shown for the first time at the Turin Motor Show exactly seventy years ago in 1953, take a good look at it, does it really seem like a car without a future? Is its value today, which is equal to that of a simple small car, really not worth preserving? 

    We really can't understand that this is art, culture, history, beauty, wisdom of forms and mechanics, an object that makes us reflect, that makes us stop and think, we really want to erase a history thanks to which today, even today, many, unaware of what it has been, take advantage more or less for all the value it has given us,  to our country, to our identity, to our unique way of living and capturing beauty always and in any case. 

    I wonder if I've explained myself. To conclude, this is a car available to those who understand its value, far beyond its commercial value, it does not need a simple garage, it needs a family, to welcome it, protect it and fall in love with it."

     

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    Massimo Cervelli

     

     

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